Napoli è pericolosa?

Napoli è pericolosa?

Napoli, capitale del Sud Italia, monumento alla bellezza, città del sole e del mare. Napoli, regno di Gomorra, infestata dalla delinquenza, città più pericolosa da visitare.

Qual è la verità? Nonostante il turismo di massa abbia iniziato a frequentare Napoli da molto tempo, ci sono ancora molti che si spaventano all’idea di visitarla: i racconti che riguardano furti, rapine e omicidi fanno facilmente il giro del mondo, così come le immagini della spazzatura nelle strade.

Ma davvero il turista deve avere paura di visitare Napoli?

La risposta è no.

Certo, il buon senso impone di passeggiare per le strade della città con un po’ di prudenza: ad esempio, non è opportuno girare con la borsa aperta, ostentare oggetti di grande valore, camminare per le strade meno trafficate durante le ore notturne. Come in tutte le città del mondo, d’altra parte. Si fa allarmismo circa la pericolosità di alcuni quartieri di Napoli. Dicono che la Sanità, Forcella, i Quartieri Spagnoli siano luoghi da evitare assolutamente, perché il pericolo è dietro l’angolo e si rischiano aggressioni e rapine in qualunque momento.

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Un altro mito da sfatare riguardo Napoli

Il rione Sanità è da anni protagonista di una rinascita culturale e sociale, che vede l’impegno di numerose associazioni che stanno ridando vita a tutta l’area, attraverso l’organizzazione di eventi di grande richiamo (la “Notte Bianca alla Sanità” è diventata ormai un must per i napoletani) e a un impegno quotidiano mirato al recupero graduale del quartiere. All’interno della Sanità ci sono anche delle interessantissime attrazioni turistiche, dal Cimitero delle Fontanelle alla casa di Totò, fino alla meravigliosa basilica di Santa Maria alla Sanità e alle Catacombe di San Gaudioso, uno dei più mirabili esempi di archeologia paleocristiana del meridione.

Anche Forcella sta cambiando volto. Il quartiere in cui la malavita imperversava indisturbata fino a una decina di anni fa, ospita oggi uno dei più celebri murales della città, il San Gennaro di Jorit (tra gli street artists più popolari d’Italia), alcune biblioteche sempre frequentate nonché la pizzeria Michele, uno dei templi della gastronomia made in Naples. Quanto ai Quartieri Spagnoli, ormai sono uno dei luoghi più turistici della città: i vivaci e stretti vicoletti che danno sulla centralissima via Toledo sono disseminati, oggi, di ristoranti, osterie, locali popolati di giorno e di notte. All’interno del rione, poi, si svolgono una serie di attività di grande prestigio sociale e culturale (ultimamente perfino una fiera del libro!).

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Napoli è pericolosa? conclusioni

Insomma, Napoli può essere pericolosa solo se si è poco prudenti. Se il pericolo lo si va a cercare, di certo lo si trova. Ma il consiglio che ci sentiamo di dare al turista che si appresta a visitare la città è di farlo senza pregiudizi, e di associare alla visita alle mete “classiche” (dal Castel dell’Ovo al Maschio Angioino, dal lungomare ai Decumani, dalla certosa di San Martino alle vie dello shopping) anche una passeggiata nei tre quartieri di cui abbiamo parlato, per inoltrarsi nel ventre di Napoli e conoscerne l’anima più autentica.

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